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Disturbi Specifici dell’Apprendimento: cosa sono, cause e fattori di rischio dei DSA


Leggere, scrivere e fare i calcoli: queste abilità, che acquisiamo da piccoli tra i banchi di scuola, possono per alcuni bambini richiedere un'attenzione e uno sforzo incredibilmente estenuate e faticoso.

In questi casi, si parla di DSA, conosciuti come Disturbi Specifici dell'Apprendimento: ma di cosa si tratta e quali sono le cause e i principali fattori di rischio?

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Manuale sui DSA per genitori

 

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento: cosa sono i DSA

I DSA indicano una categoria di disturbi del neurosviluppo, definiti Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento, che si manifestano con la difficoltà nel bambino di leggere in modo fluente e corretto, scrivere e fare i calcoli.

Per capire la natura dei DSA e le loro principali caratteristiche, è sufficiente analizzare le parole che compongono questo acronimo: è il nome stesso di questi disturbi a chiarirci di cosa trattano con esattezza. Vediamolo insieme.

1. Evolutivi

I DSA si manifestano in età evolutiva, ovvero quando il bambino mostra progressivamente delle difficoltà a sviluppare delle capacità nuove e mai acquisite prima.

2. Specifici

Si definiscono “specifici” perché sono circoscritti a processi necessari per apprendere attività che sono generalmente automatiche: i DSA colpiscono quindi soltanto uno determinato dominio di abilità, mentre il funzionamento intellettivo generale non ne è in alcun modo compromesso.

3. Di apprendimento

È bene ricordare che i DSA non indicano delle patologie, ma disturbi relativi ad una neurodiversità. Con “processi di apprendimento” si indicano infatti quei processi che incrementano una data abilità grazie all’esperienza e al contesto esterno. 



DSA: le cause e i fattori di rischio

Quali sono le cause dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento? Non esiste una causa univoca dei DSA: si è concordi sull’affermare che l’origine – fortemente multisettoriale e multidimensionale – di questi disturbi è data da disfunzioni neurobiologiche. Sono infatti i fattori ambientali che aiutano a definire i DSA, così come il loro livello di compromissione.

Tra i fattori più rilevanti, c’è la familiarità che può determinare la comparsa e lo sviluppo di questi disturbi nel bambino: per questa ragione al momento della diagnosi si tiene conto della presenza di altri casi di DSA nel proprio nucleo familiare.

Che cos’è con esattezza un fattore di rischio? Con questo termine si indica una specifica condizione, statisticamente associata ad una patologia, o in questo caso ad un disturbo, e che si ritiene contribuisca alla sua insorgenza e decorso.

Attualmente è l’interazione tra le variabili genetiche e ambientali a rappresentare il fattore di rischio più importante. Tra gli altri principali fattori di rischio di DSA abbiamo:

  1. La familiarità, che indica la presenza nel nucleo familiare di un parente affetto da DSA.
  2. Essere stati sottoposti a due o più anestesie generali prima del quarto anno di vita.
  3. La presenza di un disturbo del linguaggio.

Una caratteristica rilevante dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento è la comorbilità, ovvero la presenza in un unico soggetto di più DSA o di un DSA associato ad altre tipologie di disturbi, come:

  • disturbi psicopatologici (ansia, depressione, attacchi di panico);
  • disturbi neurologici (ADHD, Attention Deficit Hyperactivity Disorder, disturbo da deficit di attenzione, iperattività).

 

Disturbi specifici dell’apprendimento: le principali tipologie e l’incidenza in Italia

I DSA sono suddivisi in base all’area specifica di apprendimento interessata dal disturbo. Le principali tipologie sono:

  • Dislessia, che riguarda la capacità di decodificare un testo scritto e si manifesta in termini di fluidità, rapidità e correttezza di lettura, che risultano inferiori rispetto alla media;
  • Disortografia, disturbo della scrittura che riguarda l’ortografia. Gli errori possono essere fonologici o visuospaziali, ovvero quando si confondono lettere graficamente simili;
  • Disgrafia, disturbo specifico della scrittura, più specificatamente del tratto grafico;
  • Discalculia che riguarda un complesso di difficoltà relative al sistema dei numeri e del calcolo.

Ma qual è l’incidenza in Italia dei DSA? Secondo un recente report del MIUR, nell’anno scolastico 2018/2019 gli alunni a cui è stato diagnosticato un disturbo specifico dell’apprendimento sono 298.114, pari al 4,9% del totale degli alunni.

I dati mostrano una crescita costante, che ha subito un incremento dello 0,4% delle certificazioni: si parla quindi di 4 certificazioni in più ogni 1.000 studenti rispetto all’anno precedente. Le motivazioni di questo aumento sono diverse, ma sicuramente c’è oggigiorno una migliore sensibilità e consapevolezza dei DSA, in particolare nei genitori e negli insegnanti.

 

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