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Disturbo misto del linguaggio: l'agnosia uditiva verbale e il disordine fonologico sintattico

I Disturbi Specifici del Linguaggio (DSL) sono disturbi del neurosviluppo e si suddividono in diverse categorie. Tra queste abbiamo i Disturbi misti del linguaggio: di cosa si tratta e come si manifestano nel bambino? 

Continua a leggere per saperne di più.

 

Disturbi misti del linguaggio: cosa sono

I Disturbi misti del linguaggio si collocano all'interno dei disturbi pragmatici afferenti ai DSL. Per pragmatica si intende l’insieme degli aspetti di contesto che influenzano la comprensione e l'interpretazione di una frase pronunciata e letta.

Sebbene siano aspetti fondamentali per la buona riuscita della comunicazione, non sono correlati al sistema di codifica linguistica: si legano però alle competenze comunicative e cognitive generali. 

Disturbo misto del linguaggio

Quali sono le caratteristiche dei bambini che presentano disturbi nella pragmatica del linguaggio?

  1. Difficoltà nel desumere indicazioni dal contesto comunicativo: il bambino, fin dalla fase pre-scolare, ha difficoltà nel trarre informazioni dal contesto comunicativo.
  2. Non comprensione delle espressioni figurative o delle metafore, che implica la capacità di andare oltre al semplice significato letterale delle parole, intuendo le aspettative del proprio interlocutore e la valenza sociale della frase. 
  3. Incapacità di fare le giuste domande, per sopperire alla sbagliata interpretazione della frase pronunciata da terzi. 
  4. Utilizzo di frasi fatte o modi di dire, afferenti agli ambiti di loro interesse.
  5. Difficoltà ad inserirsi socialmente, mostrando forme di chiusura e isolamento.

Di fatto, essendo la pragmatica un dominio linguistico che racchiude in sé diversi aspetti della parola e dell'intero sistema cognitivo la sua prognosi e le cause della sua insorgenza sono ancora poco chiare

I disturbi misti del linguaggio si suddividono al loro interno da due tipologie: l'Agnosia Verbale Uditiva e Sindrome da deficit Fonologico-Sintattico.



Agnosia Verbale Uditiva

Nota anche come sordità verbale pura, implica difficoltà di tipo ricettivo che si correlano con la componente fonologica del linguaggio: si caratterizzata infatti da un deficit di forte intensità in merito alla comprensione e alla decodifica fonologica. In altre parole, è l'incapacità di comprendere il parlato.

Di fatto, i bambini stanno ancora sviluppando le basi del linguaggio, pertanto le difficoltà di comprensione sono legate, a livello pratico, alla formalizzazione di un discorso poco fluente sopratutto a livello fonologico.

Nei casi più gravi, i bambini affetti da Agnosia Verbale Uditiva descrivono l'ascolto del linguaggio parlato come un rumore privo di significato, ma riescono a interpretare il linguaggio attraverso la lettura labiale, i gesti e gli indizi contestuali. Viceversa, il parlare, la lettura e la scrittura sono preservati.

Agnosia Verbale Uditiva

 

Sindrome da deficit Fonologico-Sintattico

Si tratta di un disturbo caratterizzato dalla produzione di brevi enunciati e spesso non corretti grammaticalmente, con fonologia e vocabolario ridotti. In questo caso la comprensione risulta meglio conservata.

Le difficoltà espressive e ricettive non si limitano solamente al sistema fonologico, ovvero l'organizzazione dei suoni nelle parole, ma comprendono anche componenti morfosintattiche, ovvero la formalizzazione di frasi correttamente strutturate con soggetto-verbo-complementi.

Rappresenta il disordine più frequente tra i bambini, che spesso evidenziano un tempo di risposta alle domande sociali eccessivamente dilatato. Inoltre, il bambino tende a rispondere in modo non congruente alle domande che gli vengono poste e provare fastidio in contesti rumorosi.

Durante gli anni della scuola primaria possono emergere difficoltà di attenzione in classe, tendenza all'isolamento e attaccamento ai genitori in ambienti nuovi. Durante la scuola secondaria sono invece inclini a evitare ambienti rumorosi, hanno difficoltà a seguire la TV e a usare il telefono.

 

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