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In questo articolo, esploreremo in dettaglio il ruolo chiave svolto dall'ecografia addominale nella diagnosi e monitoraggio del tumore allo stomaco.
Il cancro allo stomaco, noto anche come tumore gastrico, si verifica quando le cellule iniziano a crescere in modo incontrollato, principalmente nella mucosa dello stomaco (in circa il 90% dei casi). Questo tipo di cancro può colpire varie parti dello stomaco senza alcuna preferenza di localizzazione, ma l'adenocarcinoma gastrico è il tipo più comune.
In questo articolo parleremo di:
- Cos'è l'ecografia addominale
- Cosa rivela l'ecografia allo stomaco
- La diagnosi del tumore allo stomaco
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L'ecografia addominale è una tecnica di imaging medico che consente di visualizzare gli organi interni dell'addome utilizzando ultrasuoni ad alta frequenza per creare immagini in tempo reale.
Grazie a queste immagini dettagliate, è possibile individuare possibili cambiamenti nelle dimensioni, nella forma e nella consistenza degli organi addominali, compresi lo stomaco e le strutture circostanti. Viene comunemente utilizzata per diagnosticare e monitorare condizioni mediche dell'addome e delle eventuali anomalie presenti, compresi i tumori.
Questa tecnica è completamente sicura e non invasiva, poiché utilizza una sonda che emette ultrasuoni per rilevare le loro riflessioni, le quali possono variare a seconda della consistenza dei tessuti attraversati. Tuttavia, è essenziale comprendere che l'ecografia addominale è uno strumento di screening iniziale, mentre la diagnosi definitiva di tumori allo stomaco richiede ulteriori esami.
Se si manifestano determinati sintomi di tumore allo stomaco, è possibile che sia richiesta una serie di esami di laboratorio al fine di ottenere informazioni più dettagliate sulla presenza di tumori gastrici. Questi esami includono l'analisi delle feci, gli esami del sangue e i marker tumorali.
L'analisi delle feci può rivelare la presenza di sangue occulto nelle feci, che potrebbe essere un segno di un tumore allo stomaco. Questo test, chiamato anche test dell'occulto fecale, è semplice, non invasivo e viene spesso utilizzato come uno dei primi passi nella diagnosi di tumori gastrointestinali.
Gli esami del sangue possono includere il controllo dei livelli di alcuni marker tumorali, come l'antigene carcino-embrionario (CEA) e l'alfa-fetoproteina. Anche i marker tumorali come il CA 19-9 o l'antigene del cancro gastro-intestinale (GICA), possono essere utilizzati come indicatori per valutare la presenza di tumori allo stomaco.
Tuttavia, è importante sottolineare che l'elevazione dei marker tumorali può essere causata anche da altre condizioni non cancerose, quindi ulteriori test e valutazioni sono necessari per una diagnosi definitiva.
L'ecografia addominale è una procedura esterna ed è solitamente il punto di partenza nella valutazione di tumori allo stomaco. In alcuni casi, quando è necessaria una valutazione più approfondita, l'ecografia endoscopica può essere utilizzata per fornire immagini più dettagliate e precise delle lesioni gastriche perché coinvolge un endoscopio inserito direttamente nell'esofago e nello stomaco.
Questa tecnica consente ai medici di esaminare da vicino le aree coinvolte, identificando con precisione la dimensione, la forma e la profondità di penetrazione del tumore nei tessuti circostanti. Le immagini ad alta risoluzione fornite dall'ecografia endoscopica possono essere essenziali per una diagnosi accurata e per pianificare il trattamento di cura più adeguato per il paziente.
Pertanto, la scelta tra le due tecniche dipende dalla specifica situazione del paziente e dall'obiettivo del medico nel valutare la presenza di tumori allo stomaco.
Il medico utilizza un endoscopio per condurre un'ecografia endoscopica, che offre immagini ad alta risoluzione.
Durante un esame di ecografia allo stomaco, è possibile ottenere una visione di diverse strutture all'interno dell'addome, tra cui il fegato, la colecisti, il pancreas, la milza, i reni, le surrenali, le principali strutture vascolari, i linfonodi e, nell'addome inferiore, la vescica, la prostata, l'utero e gli annessi.
La formazione delle immagini ecografiche avviene attraverso l'utilizzo di un trasduttore che emette ultrasuoni e rileva le onde riflesse dai tessuti. Queste onde riflesse vengono poi convertite in immagini visualizzate su uno schermo. Le diverse caratteristiche acustiche dei tessuti, come la densità e la composizione, influenzano il modo in cui le onde ultrasonore vengono riflesse. Questa variazione nell'eco delle onde viene rappresentata sul monitor attraverso variazioni di luminosità, creando un'immagine in scala di grigi.
Esempio di immagine ecografica di un addome.
Le immagini ecografiche seguono una convenzione standard di orientamento: i tessuti più vicini al trasduttore sono visualizzati nella parte superiore dello schermo, mentre quelli più lontani si trovano nella parte inferiore. Questo orientamento aiuta gli operatori sanitari a interpretare correttamente le immagini e le strutture anatomiche rappresentate.
Le diverse scansioni, come quelle trasversali, longitudinali e coronali, offrono diverse visualizzazioni degli organi. Inoltre, le scansioni oblique, che si trovano tra i piani standard, vengono spesso utilizzate per una visione più dettagliata.
La diagnosi di un tumore allo stomaco richiede un'approfondita valutazione che sfrutta sia l'ecografia addominale che l'ecoendoscopia, due strumenti complementari per ottenere una visione completa delle condizioni gastriche.
Come abbiamo visto, l'ecografia addominale è spesso il primo passo nella ricerca di tumori gastrici. Le ecoendoscopie, d'altra parte, consentono una valutazione più dettagliata e precisa delle lesioni gastriche.
Questo approccio permette ai medici di ottenere campioni di tessuto (biopsie) per una diagnosi più accurata. Le immagini ad alta risoluzione e le capacità diagnostiche superiori delle ecoendoscopie spesso rivelano informazioni dettagliate sullo stato del tumore, inclusa la sua dimensione, posizione e profondità di penetrazione nei tessuti circostanti.
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