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Guerra in Africa: quali sono i principali conflitti?

7 febbraio 2023

Tra le principali difficoltà che la popolazione africana si trova oggi ad affrontare vi è la diffusione di guerre e conflitti, che ogni anno causano numerose vittime e feriti.

In Africa, infatti, diverse regioni vedono il perdurare di guerre da anni, mentre altre si trovano ad affrontare il costante rischio che questa violenza possa espandersi, arrivando a colpire anche territori limitrofi. Ma quali sono i principali conflitti diffusi in Africa? Ne parliamo in questo articolo, continua a leggere per saperne di più!

In questo articolo parleremo di:

- Guerra in Africa oggi
- Le conseguenze della guerra in Africa
- La situazione in Togo e in Benin

 

Hai mai pensato di partire come volontario per l'Africa? Clicca qui in basso e scarica la nostra infografica: potrai scoprire alcune informazioni utili da conoscere per chi vuole fare un'esperienza di volontariato in un territorio africano!

Infografica sul volontariato in Africa

 

Guerra in Africa oggi

Il contesto africano si caratterizza per una forte diffusione di conflitti che causano svariate vittime, anche civili, ogni anno. Lo conferma un’indagine di The Armed Conflict Location & Event Data Project (2021), secondo cui nel corso del 2020, anche a causa della pandemia, si è osservata una diminuzione dei conflitti e della violenza in tutto il mondo, tranne che in Africa.

Nel continente africano, infatti, si è osservato nel corso del 2020 un aumento del numero di eventi di violenza politica rispetto all’anno precedente, e nel 2021 sono state registrate oltre 40.000 morti causate dalla diffusione di conflitti. Dei dati preoccupanti, che evidenziano la portata del fenomeno e l'importanza di agire per preservare le popolazioni africane.  

Le cause degli scontri sono di varia natura: spiccano gli interessi economici, le rivendicazioni di natura territoriale nonché le differenze di ideologie religiose. Ma non solo: alla base dei conflitti vi è spesso una generale insoddisfazione nei confronti di come vengono gestite le risorse naturali dei territori, a cui gran parte della popolazione africana si affida come mezzo di sostentamento.

Va tuttavia sottolineato che non tutte le regioni del continente sono egualmente colpite dai conflitti: questi ultimi sono infatti maggiormente diffusi in alcuni territori, tra cui Nigeria, Congo, Etiopia, Somalia, Burkina Faso, Sudan. Qui, vi è un altissimo tasso di povertà, e le guerre civili condotte da bande armate sono all'ordine del giorno, mettendo in pericolo la vita di migliaia di uomini, donne e bambini.  

 

La visita di Papa Francesco nelle regioni colpite da conflitti

In un contesto caratterizzato da una così radicale diffusione di violenza, un gesto dal grande valore simbolico è stato la recente visita di Papa Francesco nei territori del Congo e del Sud Sudan. 

Questo viaggio apostolico, tenutosi tra il 31 gennaio e il 5 febbraio 2023, ha portato il Pontefice a interfacciarsi per quasi una settimana con due realtà difficili, che si caratterizzano per la diffusione di gravi sofferenze umane. 

Il Papa è riuscito così a evidenziare la necessità che tutti si impegnino per consentire lo sviluppo del continente africano, affinché questi territori possano finalmente ritrovare la pace che tanto desiderano. 

Le popolazioni africane sono quindi state invitate a superare quelle differenze e avversioni che hanno portato alla nascita di conflitti, che oggi lacerano i territori, per ritrovarsi e imparare a crescere come un'unica società e un unico popolo. "Basta sangue versato, basta conflitti, basta violenze e accuse reciproche su chi le commette, basta lasciare il popolo assetato di pace": con queste parole Papa Francesco ha invitato i popoli a superare le controversie che li dividono per ritrovare la pace.

 

Le conseguenze della guerra in Africa

Ma quali sono le conseguenze di questi conflitti? Una delle più diffuse riguarda l'aumento degli sfollati interni. Quest'espressione fa riferimento a tutte quelle persone che, a causa di condizioni di vita insostenibili, si vedono costrette ad abbandonare la propria casa e fuggire, restando però all'interno dei confini del proprio paese. 

In particolare, secondo un rapporto dell’Internal Displacement Monitoring Centre, nel corso del 2021 il 37% degli sfollamenti interni in tutto il mondo si è verificato nell’Africa subsahariana, a dimostrazione della notevole instabilità che caratterizza questo territorio. Nello specifico, la maggior parte degli sfollamenti (11.558.000 milioni) nell’Africa subsahariana è stata causata dalla diffusione di conflitti e violenza, mentre una percentuale minore, ma pur sempre elevata (2.554.000 milioni), è dovuta alla diffusione di disastri naturali.

Anche il rapporto “The State of the World’s Human Rights” (2021) di Amnesty International evidenzia come una diffusione di violenza così radicale vada a violare i diritti umani degli individui, che in molti casi si vedono costretti a subire gli abusi di chi detiene il potere o a fuggire alla ricerca di condizioni di vita migliori.

 

La situazione in Togo e in Benin 

Sebbene in Togo e Benin non siano attualmente diffuse guerre, va sottolineato che questi territori sono ugualmente a rischio: confinano infatti con regioni che da anni vedono il perdurare di conflitti, e si trovano costantemente di fronte alla possibilità che queste guerre si espandano, arrivando a colpire anche loro. 

Nell’ultimo decennio, infatti, la presenza di organizzazioni armate di matrice jihadista in Africa subsahariana si è evoluta, e i gruppi armati stanno diventano una forte minaccia anche per le regioni limitrofe a quelle in cui i conflitti sono diffusi. 

Il rischio è che le insurrezioni jihadiste ricadano anche su questi territori, che si trovano impreparati ad affrontare conflitti di questo tipo. Non sorprende pertanto che il Togo sia entrato nella Coalition Islamique Militaire pour Combattre le Terrorisme (CIMCT), un'organizzazione che ha lo scopo di contrastare la minaccia jihadista, per ricevere l’aiuto di cui ha bisogno per rispondere a queste minacce.

 

Risulta così evidente che l'Africa è uno dei territori in cui la presenza di conflitti rappresenta una problematica ancora estremamente diffusa. Diventa quindi fondamentale tutelare le popolazioni africane, che ogni giorno rischiano la vita a causa di guerre civili ed episodi di violenza, e sono costrette a fuggire alla ricerca di una vita più sicura. 

 

UTA Onlus è un'Associazione benefica che si occupa di sostenere gli Ospedali africani di Afagnan (Togo) e Tanguiéta (Benin): le popolazioni di questi territori vivono in condizioni di estrema povertà e hanno un forte bisogno di aiuto. Se anche tu vuoi sostenerci clicca qui in basso e dona ora!

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