La protezione dei diritti umani e la sicurezza delle persone più fragili nella società sono obiettivi fondamentali per ogni comunità. Nel contesto dei minori e degli adulti vulnerabili, il fenomeno degli abusi e dei maltrattamenti rappresenta una sfida critica che richiede l'adozione di misure preventive efficaci. La prevenzione di tali forme di violenza si concentra sulla riduzione dei rischi e sulla creazione di un ambiente sicuro, in cui i diritti e il benessere di chi è più vulnerabile siano preservati.
Per approfondire il tema, abbiamo intervistato Fra Gian Carlo Lapić, frate dell’Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli fondato da San Giovanni di Dio e Alessandro Santoianni, Direttore della Residenza Protetta Villa San Giusto.
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Fatebenefratelli Provincia Lombardo Veneta si è dedicata attivamente alla gestione e alla prevenzione del fenomeno degli abusi e dei maltrattamenti nei confronti di minori e adulti vulnerabili.
Di seguito, riportiamo l'esempio della struttura di Gorizia, la Residenza Protetta Villa San Giusto, che può essere una chiara rappresentazione della formazione erogata a livello complessivo dall'Ordine.
La nostra Struttura ha infatti intrapreso un percorso significativo per sensibilizzare e formare tutti i suoi Collaboratori coinvolti nelle attività assistenziali e ausiliarie a favore degli Ospiti anziani e fragili.
«Alla base di questa iniziativa il nostro impegno a rendere concreto e tangibile il valore del Rispetto che è in primis rispetto della “dignità di ogni essere umano che è tale quali che siano le anomalie da cui può essere affetto, le limitazioni che può presentare o l’emarginazione sociale a cui può vedersi ridotto" (cfr. Carta d’Identità 4.1.2).» afferma il Direttore Santoianni
«Anche nelle persone anziane lo stato di non autosufficienza, di perdita della piena cognizione o di decadimento fisico non compromettono il valore della persona, che non può mai essere ricondotta ai sintomi ed alle patologie che la pregiudicano nel fisico ma non nella sua vera essenza».
Durante le occasioni di incontro e confronto erogate nel corso di tutto l'anno, i nostri Collaboratori hanno avuto l'opportunità di partecipare attivamente e ascoltare i contributi di importanti figure quali Fra Giancarlo Lapić, il Dott. Gianmarco Giobbio e l'Avv. Piergiorgio Sammartino.
Questi esperti hanno dedicato il loro tempo ad approfondire i contenuti della politica e delle procedure adottate dalla Provincia Lombardo-Veneta riguardo alla prevenzione di abusi e maltrattamenti. Ogni incontro è stato introdotto da Fra Marco Fabello, il referente religioso della struttura, ed è stato presieduto dalla presenza autorevole del direttore sanitario, la Dott.ssa Anna Furlan, e del Direttore di Villa San Giusto, il Dott. Alessandro Santoianni.
Un numeroso gruppo di oltre 100 collaboratori della Residenza ha partecipato attivamente agli appuntamenti, dimostrando un apprezzamento significativo per l'opportunità offerta.
Questo incontro ha consentito di mettere in evidenza le complessità legate alla presa in carico delle fragilità degli anziani non autosufficienti, nonché le dinamiche che caratterizzano la relazione con loro e con i loro familiari.
È emersa la necessità di una consapevolezza completa e continua del proprio ruolo come protagonisti della cura, confermando l'importanza di tali momenti di formazione e sensibilizzazione.
«E proprio a proposito di cura, si è potuto sottolineare il suo valore inteso come presa in carico integrale della persona (care), di capacità di ascolto e, laddove possibile, di realizzazione dei desideri di chi non riesce magari più ad esprimerli piuttosto che, come gestione e trattamento della patologia e semplice risposta ai bisogni fisici e materiali (cure) del paziente.» specifica Dott. Santoianni.
«La cura intesa in questo senso è frutto di quell’approccio olistico, di quella attenzione alla relazione a 360° con la persona fragile, al contatto umano e spirituale che caratterizza il Carisma dell’Ordine e la Missione che esso ci affida.» aggiunge.
«Proprio queste considerazioni hanno permesso, infine, di riflettere sull’attenzione che deve essere riservato al benessere dei Collaboratori, per prevenire eventuale fenomeni di burn-out e favorire l’efficacia del lavoro di equipe, oltre che la promozione di ambienti fisici e organizzativi propedeutici che possano sostenere azioni e interventi tesi alla salvaguardia degli standard assistenziali, all’appropriatezza delle prestazioni ed al miglioramento continuo.» conclude il Direttore.
Vuoi scoprire di più su come operiamo? Scarica la carta d'Identità del nostro Ordine.
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