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La tubercolosi in Africa: una malattia infettiva diffusa

24 marzo 2022

Una delle maggiori sfide contro cui il continente africano deve confrontarsi quotidianamente è la diffusione di malattie. Tra queste, la tubercolosi è una delle patologie più comuni in questo territorio. Trasmissibile per via aerea, questa malattia è molto contagiosa e si associa a fattori di rischio come malnutrizione, povertà, assenza di servizi sanitari, tipicamente diffusi in diverse regioni africane. 

Ne parliamo in occasione del 24 marzo, Giornata mondiale della tubercolosi, continua a leggere per saperne di più!

In questo articolo parleremo di:

- Tubercolosi: che cos'è, sintomi e cause
- La tubercolosi in Africa: una malattia infettiva diffusa

 

I volontari che scelgono di donare il proprio tempo per aiutare la popolazione africana sono una risorsa estremamente preziosa. Ma cosa vuol dire vivere un'esperienza di volontariato in Africa? Clicca qui in basso e scopri le storie di alcuni volontari di UTA Onlus!

Le storie dei volontari di UTA Onlus

 

Tubercolosi: che cos'è, sintomi e cause


Secondo la definizione dell'Istituto Superiore di Sanità, la tubercolosi è una malattia infettiva e contagiosa, causata da un batterio noto come Bacillo di Koch, che nella maggior parte dei casi interessa i polmoni ma può arrivare a coinvolgere altre parti del corpo. 

Questa patologia si trasmette per via aerea e i sintomi che determina sono tosse - che in alcuni casi può essere accompagnata da secrezione di sangue - debolezza, febbre e dolore toracico. Se non trattata, tale malattia può portare al decesso. 

Va però sottolineato che non tutti coloro che si infettano contraggono la tubercolosi: il batterio può infatti restare quiescente per anni e le persone possono non sviluppare mai la malattia, tanto che si stima che circa un quarto della popolazione mondiale sia affetto da questa condizione.  

Ad oggi, la tubercolosi rappresenta una delle 10 principali cause di morte nel mondo. Come evidenziato dal report annuale sulla tubercolosi redatto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2021 oltre 10 milioni di persone in tutto il mondo si sono ammalate di tubercolosi, e la maggior parte di esse proviene dal sud-est asiatico e dall'Africa. 

Va infatti sottolineato che, sebbene tale patologia sia prevenibile e curabile, non tutti i paesi nel mondo hanno un sistema sanitario adeguato alle necessità della popolazione: ci sono quindi territori che possono essere maggiormente esposti ai gravi rischi che la tubercolosi può comportare se non curata. Uno di questi è il continente africano. 

 

La tubercolosi in Africa: una malattia infettiva diffusa


Oltre il 20% delle persone affette da tubercolosi in tutto il mondo vive nel continente africano, un dato che evidenzia l'ampia diffusione di tale patologia in questo territorio. 

Va infatti considerato che l'Africa è uno dei paesi più poveri al mondo e si caratterizza per la diffusione di numerose problematiche. Condizioni climatiche sfavorevoli, estrema povertà, instabilità politica ed economica, mancanza di acqua potabile, malnutrizione sono tutti fenomeni che creano grandi difficoltà per la popolazione, che spesso non può permettersi le cure di cui avrebbe bisogno. È quindi molto facile che la popolazione africana sia esposta ai gravi rischi per la salute che la tubercolosi può comportare. 

Non sorprende pertanto che la tubercolosi venga definita "malattia della povertà", espressione che fa riferimento a quelle patologie che colpiscono principalmente i paesi più poveri al mondo, contribuendo in questo modo a peggiorare lo stato di povertà degli stessi. 

Inoltre, le persone affette da Hiv hanno una maggiore probabilità di sviluppare questa malattia, a causa dell'indebolimento del loro sistema immunitario: e se si considera che oltre 25 milioni di individui africani sono affetti da Hiv, si comprende quanto questa popolazione sia esposta al rischio di contrarre la tubercolosi.  

Si comprende così l'importanza di agire per garantire alla popolazione africana le cure di cui ha bisogno, così da prevenire e curare la diffusione della tubercolosi. 

UTA Onlus è un'Associazione benefica che si occupa di sostenere gli Ospedali di Afagnan (Togo) e Tnaguiéta (Benin). Grazie al nostro contributo, gli Ospedali forniscono medicine e cure alla popolazione di questi territori, che vive in condizioni di estrema povertà e ha quindi bisogno di aiuto. 

 

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