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Dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia: principali differenze tra i DSA

Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia sono tutti disturbi che fanno parte della categoria dei DSA: ma in che cosa si distinguono l'uno dall'altro e come fare a riconoscerli, senza confonderli?

Scopri le principali differenze continuando a leggere. 

Guida Pratica: Riconoscere i DSA

 

Disturbi Specifici dell'apprendimento, una panoramica sulle tipologie di DSA

I DSA possono riguardare diverse aree dell’apprendimento, interessando delle capacità specifiche come: difficoltà nelle abilità di lettura e scrittura, problemi nella comprensione dei numeri e delle regole di calcolo, estrema lentezza nell’automazione, difficoltà nella consapevolezza fonologica.

La principale caratteristica dei DSA è quindi la sua specificità: il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità – lettura, scrittura, calcolo – non influenzando in alcun modo il funzionamento intellettivo generale. Ecco le principali tipologie di disturbi:

Disturbi misti delle capacità scolastiche – termine utilizzato per indicare la presenza di discalculia e dislessia o di discalculia e disortografia, ma non per dislessia e disortografia che si escludono a vicenda

Disturbi dell’apprendimento non specificati – indicano disturbi dell’apprendimento non specifici, che non riguardano un DSA. Nella classificazione ICD-10 si suggerisce di evitare per quanto possibile l’uso di questa categoria, che si riferisce ad una “disabilità dell’apprendimento che non può essere spiegata soltanto con un ritardo mentale, con problemi di acutezza visiva o con un’inadeguata istruzione scolastica”.



Dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia: principali differenze tra i DSA

Come si distinguono quindi dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia? Vediamo insieme le principali differenze che caratterizzano i Disturbi Specifici dell’Apprendimento:

1. Dislessia

Riguarda una serie di difficoltà relative alla capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. La dislessia si manifesta quindi con:

  • una lettura scorretta e/o lenta;
  • problematiche nella comprensione del testo scritto;
  • errori come l'inversione di lettere e di numeri e la sostituzione di alcune lettere, sia nella scrittura che nella lettura;
  • problemi nell’imparare informazioni in sequenza (alfabeto, giorni della settimana, mesi dell’anno, tabelline);
  • confusione nel distinguere elementi temporali o spaziali, come differenza tra destra e sinistra, lettura delle ore, giorni e mesi;
  • possibili difficoltà nell’esprimere verbalmente ciò che si pensa.


2. Disortografia

Cosa differenzia la dislessia dalla disortografia sono le difficoltà nella percezione visiva e uditiva e la lentezza nel processo di simbolizzazione grafica, che nel secondo caso sono fortemente presenti. I principali elementi per riconoscere la disortografia sono infatti:

  • la sostituzione o inversione dei grafemi simili, ovvero dei segni indicanti i suoni;
  • le omissioni di lettere o parti di una parola (ad esempio, la doppia consonante, la
  • vocale intermedia, la consonante intermedia);
  • errori relativi a regole ortografiche;
  • errori di fusione o separazione delle lettere.

3. Disgrafia

Include un insieme di difficoltà di scrittura, che riguardano la riproduzione dei segni alfabetici e numerici. Il bambino con disgrafia scrive in modo irregolare e spesso illeggibile: l’impugnatura della penna è spesso scorretta e la sua mano scorre con fatica. Le principali capacità interessate dal disturbo e che distinguono la disgrafia dagli altri DSA sono:

  • le competenze grafo-motorie;
  • le competenze di coordinazione:
  • le competenze di orientamento e integrazione spazio-temporale.

La differenza sostanziale tra disgrafia e disortografia – spesso confuse l’una con l’altra – è relativa alla natura del deficit, che nel primo caso non è di tipo linguistico ma motorio.

 

4. Discalculia

I problemi di apprendimento nella discalculia interessano principalmente: il riconoscimento e la denominazione dei simboli numerici, l’associazione del simbolo alla quantità corrispondente, la risoluzione di operazioni, la numerazione in ordine crescente e decrescente.

Distinguere la discalculia da altri DSA è più semplice, dato che le abilità che risultano compromesse sono relative alla sfera dei numeri e del calcolo.

 

 

Differenze tra DSA e BES: cosa li distingue?

Un altro tema su cui si tende spesso a fare confusione è la differenza tra DSA e BES. Vediamo insieme cosa distingue questi due acronimi.

Mentre i DSA vanno a rappresentare una categoria diagnostica, indicando quindi la presenza di un disturbo dell’apprendimento, i BES invece sono un concetto pedagogico: l’acronimo sta infatti ad indicare Bisogni Educativi Speciali.

Gli alunni con BES hanno quindi esigenze di apprendimento particolari che possono derivare da fattori diversi, come ad esempio differenze culturali e linguistiche, svantaggi di tipo sociale, disabilità fisiche e mentali.

I piani scolastici costituiscono un’altra importante differenza tra le due categorie: per i bambini con BES viene infatti elaborato il Piano Educativo Personalizzato, detto anche PEI, mentre nel caso di DSA è previsto il Piano Didattico Personalizzato (PDP).

Un fondamentale aspetto da considerare è la differenza nella normativa. Gli aspetti e la regolamentazione relativa a BES e DSA è infatti in capo a testi diversi, ovvero:

  • per i BES, la legge 104 del 1992;
  • per i DSA, la legge 170 del 2010 e il D.M. n. 5669 del 12 luglio 2012.


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