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L'economia dell'Africa si caratterizza per una notevole complessità: con una popolazione di oltre 1 miliardo di abitanti, il continente africano è uno dei più vasti al mondo ed è costantemente colpito da numerose sfide che ne ostacolano lo sviluppo economico.
Inoltre, nel corso degli ultimi anni l'economia africana si è trovata di fronte ad alcuni eventi gravi e imprevisti, come la diffusione della pandemia da Covid-19 o l'esplosione del conflitto tra Russia e Ucraina, che hanno creato ulteriori difficoltà per il paese.
Continua a leggere per saperne di più!
In questo articolo parleremo di:
- Economia Africa: le sfide per il continente
- L'AfCFTA: un'opportunità di sviluppo per l'economia africana
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Pur essendo un paese ricco di risorse, derivanti principalmente dall'abbondanza di materie prime presenti, il continente africano si caratterizza per una situazione economica complessa, aggravata dai recenti avvenimenti che stanno mettendo in difficoltà l'economia di tutto il mondo.
Innanzitutto, uno dei fenomeni che caratterizzano il continente africano è la sua costante crescita demografica: secondo le stime, entro il 2050 più del 20% della popolazione mondiale sarà africana, con oltre 2 miliardi di abitanti. Tuttavia, tale crescita demografica non va di pari passo con lo sviluppo economico del paese: gran parte della popolazione africana, infatti, vive in condizioni di estrema povertà, e questa situazione rischia di aggravarsi ulteriormente nei prossimi anni.
Un altro elemento di complessità è poi rappresentato dal debito pubblico del paese, che, come evidenziato dal Fondo monetario internazionale, si accresce ogni anno e limita così le possibilità per i governi di investire nelle infrastrutture e nei servizi.
Ulteriori sfide che l'Africa si trova oggi ad affrontare sono poi una domanda più debole da parte dei suoi principali partner commerciali, un forte aumento dell'inflazione globale ed eventi meteorologici avversi. A ciò vanno aggiunte le difficoltà create dalla pandemia e dal conflitto tra Russia e Ucraina, che hanno indebolito le economie di tutto il mondo, e in particolare quella africana.
Secondo le stime dell'African Economic Outlook (2022), la pandemia ha determinato una diminuzione del PIL nonché un ulteriore indebolimento del già fragile sistema sanitario del paese. Una situazione che persiste ancora oggi, dal momento che meno del 30% della popolazione africana è vaccinata contro il Covid-19.
Inoltre, come evidenziato da Save the Children, la pandemia ha avuto effetti negativi anche sul sistema educativo, determinando una prolungata chiusura delle scuole e negando così il diritto fondamentale all'apprendimento a milioni di bambini. E se si considera che già prima del Covid-19 l'Africa subsahariana registrava i più alti tassi di esclusione dall'istruzione, si comprende la gravità del fenomeno.
Il rischio è che aumenti sempre più il numero di bambini che non hanno accesso all'istruzione, impedendo così alla popolazione di sviluppare le competenze fondamentali per garantire uno sviluppo del paese.
Se i conflitti e l'instabilità politica sono eventi quasi all'ordine del giorno per molti territori africani, va considerato che l'improvvisa esplosione della guerra tra Russia e Ucraina ha creato ulteriori elementi di sfida per l'Africa.
Questo conflitto ha infatti determinato un forte aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, andando così ad enfatizzare il problema della denutrizione che da sempre colpisce il contesto africano. Sono inoltre aumentati i prezzi di altri beni e servizi, come fertilizzanti, energia, carburante e trasporti, tutti fattori che hanno un impatto negativo sul bilancio delle famiglie africane e ne incrementano il tasso di povertà.
A fronte di tutte queste sfide il continente africano sta avendo ancora oggi una grande difficoltà nel riprendersi da questi eventi: secondo il report World Economic Situation and Prospects (2023) si stima che nel corso del 2023 la crescita economica si andrà ad indebolire ulteriormente, passando dal 4,1%% calcolato nel 2022 a un 3,8%.
Nonostante la generale complessità della situazione economica che caratterizza il contesto africano, va sottolineato che non mancano le opportunità di sviluppo per il continente: l'AfCFTA è una di queste.
L'AfCTFA fa riferimento all'African Continental Free Trade Area, e cioè un trattato internazionale entrato in vigore all'inizio del 2021 che istituisce la più grande area di libero scambio mai creata all'interno del territorio africano. Questo progetto ambizioso ha l'obiettivo di promuovere il commercio intra-africano e ridurre la dipendenza del paese dai mercati esteri, così da favorire lo sviluppo socio-economico dell'Africa.
I 54 paesi membri, infatti, si impegnano ad abbattere i dazi doganali sul 90% dei beni, a cooperare in termini di politica della concorrenza e a risolvere le controversie commerciali, per agevolare il commercio internazionale di beni e servizi.
Le potenzialità di questo progetto sono di grane portata: secondo le stime della Banca Mondiale, l'entrata in vigore dell'African Continental Free Trade Area favorirà la crescita economica del paese, porterà alla creazione di numerosi posti di lavoro e ridurrà così il tasso di povertà della popolazione.
È quindi chiaro che oggi più che mai è importante investire nel continente africano per favorirne lo sviluppo.
UTA Onlus è un'Associazione benefica che opera nelle regioni africane del Togo e del Benin, e si impegna quotidianamente a raccogliere fondi per sostenere la popolazione di questi territori. Se anche tu vuoi dare il tuo contributo clicca in basso e dona ora!
