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Disturbi emotivi comuni: guida per conoscere le proprie emozioni

10 luglio 2024

Non sempre è possibile essere felici e spensierati, anche le emozioni negative rientrano nella vasta gamma emotiva di una persona ed è giusto viverle, gestirle e affrontarle. Quando, però, risulta difficile regolare le proprie emozioni e si è sopraffatti da esse è possibile che si tratti di disturbi emotivi comuni.

Ma cosa sono esattamente i disturbi emotivi comuni? Quali sono i principali disturbi emotivi comuni e come riuscire a vivere serenamente le proprie emozioni, anche quelle negative?

In questo articolo parleremo di:

- Panoramica sui disturbi emotivi
- Regolazione emotiva, come gestire le proprie emozioni
- Depressione, un approfondimento
   - La depressione nelle diverse fasi di vita
   - Come combattere la depressione?
- Ansia, scopriamo di cosa si tratta
   - Ansia in adolescenza
   - Superare l'ansia, alcune strategie utili
- Test per ansia e depressione

donne che si confortano parlando dei propri disturbi emotivi comuni

Panoramica sui disturbi emotivi 

Chiamati anche disturbi emozionali, i disturbi emotivi comuni sono dei problemi a livello psicologico che impattano sulla qualità di vita di una persona in quanto compromettono la sua capacità di gestire le emozioni. Va sottolineato, però, come il termine "disturbi emotivi comuni" non sia presente nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) e che non indica propriamente una patologia.

I disturbi emotivi comuni infatti sono solo una serie di difficoltà che il singolo ha nel gestire le emozioni e le relazioni derivate da rappresentazioni disfunzionali del sé. Questi disturbi possono manifestarsi in diversi modi come ansia, stress e depressione e si originano in un meccanismo in due tempi.

  • Il primo tempo dei disturbi emotivi comuni è la formazione di una vulnerabilità a livello psicologico, soprattutto durante la giovane età come l'adolescenza o addirittura l'infanzia.
  • Il secondo tempo dei disturbi emotivi comuni è tipico invece dell'età adulta e prende forma quando sussistono eventi che destabilizzano il soggetto facendo emergere la vulnerabilità primaria.

Prima di approfondire depressione e ansia, due delle manifestazioni primarie dei disturbi emotivi comuni, capiamo cosa si intende per regolazione emotiva.

Regolazione emotiva, come gestire le proprie emozioni

La regolazione emotiva permette a ciascuno di noi di modulare le nostre emozioni e comprende una serie di abilità e strategie volte alla loro gestione.

Va subito sottolineato come regolare le proprie emozioni non significa evitare quelle negative o ignorarle, quanto più evitare che possano sovrastare il singolo e le sue attività giornaliere. Per regolazione emotiva si intende quindi la modulazione dell'intensità e della durata della nostra personale risposta agli stimoli ambientali - positivi e negativi.

La regolazione emotiva è un'abilità preziosa in quanto preserva il nostro benessere emotivo e le nostre relazioni con il mondo circostante. Inoltre, grazie alla regolazione emotiva e quindi a una forma di stabilità, è possibile prendere decisioni maggiormente ponderate e non basate sulle emozioni che si vivono in quell'esatto momento.

Se vuoi conoscere le principali strategie di regolazione emotiva scarica la nostra guida gratuita che contiene un dettaglio per ogni fase di vita del singolo!

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Depressione, un approfondimento

La depressione è uno delle principali manifestazioni dei disturbi emotivi comuni: si tratta di una vera e propria patologia psichiatrica che colpisce circa il 5% degli adulti nel mondo. La depressione si manifesta con diversi sintomi. Quelli fisici sono:

  • variazioni di peso, in aumento o eccesso;
  • difficoltà a dormire e correlata stanchezza;
  • dolori muscolari o articolari;
  • mal di testa;
  • problemi digestivi.

Alcuni dei sintomi emotivi più comuni includono:

  • umore triste o depresso;
  • perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane;
  • sensazione di colpa o senso di inutilità;
  • difficoltà a concentrarsi o a prendere decisioni;
  • pensieri di morte o suicidari.

Infine, ci sono anche dei sintomi comportamentali come: il ritiro sociale, l'aumento del consumo di alcol o la dipendenze da droghe.

Va però sottolineato come vi sia differenza tra tristezza e depressione, ce ne ha parlato nel dettaglio il Dottor Fabio de Dominicis in questo articolo: Depressione e tristezza: quali sono le differenze?.

Sapevi che la depressione ha correlazioni anche con la stagione? Scopri di più nel nostro articolo "Caldo e umore: il legame tra estate e depressione."

Una manifestazione dei disturbi emotivi comuni che è tipica di diverse età: scopriamo come si declina.

La depressione nelle diverse fasi di vita

Sebbene possa sembrare paradossale, esiste una forma di depressione infantile che colpisce i più piccoli, in età prescolare dai 3 ai 5 anni. Non si tratta di casi rari: secondo la Società italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (SINPIA), il 25% dei bambini e adolescenti italiani soffre di depressione, e si tratta di una percentuale in continuo aumento.

Quali possono esserne le cause? In età infantile le ragioni che possono dare vita a un disturbo emotivo comune e a una vera e propria depressione infantile sono riconducibili ad esempio alla perdita di un genitore, al loro divorzio, alla separazione da un amico oppure alle difficoltà a consolidare relazioni amicali.

La depressione infantile ha sintomi simili alla depressione vissuta dagli adolescenti, anche se campanelli d'allarme come costante tristezza, perdita di interesse per le attività precedentemente amate e l'alterazione del sonno o dell'appetito, possono essere meno evidenti nei bambini.

Le cause invece della depressione in adolescenza possono essere legate alla delicata fase di vita della persona: si tratta di un periodo di forti cambiamenti fisici, biologici e relazionali a cui si associano prime esperienze stressanti o traumatiche - come le verifiche o le prime perdite di persone care. Esiste anche una forma di depressione per i figli unici, scopri di più leggendo l'articolo dedicato: La depressione nei figli unici: sfide e soluzioni.

Un genitore deve ricordarsi che la depressione nei propri figli non è mai una colpa, né per loro né per i ragazzi. Comunicazione aperta, comprensione, dialogo, ascolto attivo sono basi fondamentali di ogni rapporto umano ma soprattutto in quelli tra genitori e figli che hanno disturbi emotivi comuni.

Se osservi uno o più di questi sintomi persistenti in qualcuno che conosci, è importante cercare l'aiuto di un professionista della salute mentale. Il Poliambulatorio Zero-17 nasce dall’attenzione del Centro Sant’Ambrogio per la salute mentale e dall’impegno per la prevenzione, ampliando l’ospitalità e la cura all’area dello sviluppo infantile.

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La depressione è però tipica anche di altri periodi e non solo quello infantile. La depressione in gravidanza è infatti una delle più comuni complicanze: l’incidenza globale si aggira intorno al 15% delle donne gravide, sebbene alcuni studi riportano percentuali maggiori. Un disturbo emotivo comune che spesso viene sottovalutato quando si è in attesa di un figlio e il cui riconoscimento è ostico per via della difficoltà di distinguere tra i sintomi somatici e quelli depressivi.

Non solo, la depressione ha forti correlazioni anche con l'Alzheimer, scopri di più a questo link: Alzheimer e depressione: quali correlazioni?

donna rilassata che ha superato disturbi emotivi comuni

Come combattere la depressione?

Soprattutto dopo la crisi pandemica, è aumentata l'attenzione sulla salute mentale e sulla depressione - considerata oggi la "Malattia del secolo". La depressione è una patologia curabile attraverso approcci farmaceutici ad hoc che devono essere integrati anche con la terapia psichiatrica e psicologica. 

Di seguito qualche consiglio del Dottor Giobbio, Direttore medico del Centro Sant'Ambrogio e del Centro Sacro Cuore di Gesù, per capire come affrontare la malattia.

  1. Accettare la malattia. Riconoscerla, darle la giusta importanza e accettare che una persona sia malata, e non stia semplicemente "esagerando" è il primo passo per combattere la depressione.
  2. Non vergognarsi. Tra i sintomi principali della depressione si ha l'anedonia e la mancanza di attenzione nei confronti del proprio aspetto fisico. Bisogna ricordarsi che sono sintomi di una malattia e pertanto non si tratta di una colpa.
  3. Non forzare. Non bisogna obbligare e obbligarsi a fare attività se non si desiderano, pena avere una reazione opposta di rifiuto e allontanamento.
  4. Essere presenti. Il supporto, la vicinanza fisica ed emotiva sono la chiave per far sentire la persona accettata e accolta anche nelle difficoltà.

La depressione è solo una delle manifestazioni dei disturbi emotivi comuni, nel prossimo paragrafo approfondiremo l'ansia.

 

Ansia, scopriamo di cosa si tratta

L'ansia è un'altra manifestazione dei disturbi emotivi comuni ed è un'altra patologia riconosciuta a livello psichiatrico. Il manuale MSD per pazienti la descrive come:

L’ansia è una sensazione di nervosismo, preoccupazione o inquietudine normalmente provata dall’uomo. È presente anche in un ampio ventaglio di disturbi psichiatrici, tra cui il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo da panico e le fobie. Sebbene ciascuna di queste malattie sia diversa, sono tutte caratterizzate dalla sofferenza e dalla disfunzione specificamente correlate all’ansia e alla paura.

Di fatto, esistono diversi tipi di disturbo di ansia, di seguito elencheremo i principali.

  • Agorafobia. Ovvero la paura di essere in situazioni imbarazzanti o difficili.
  • Disturbo da panicoSi manifesta con un'incontrollata paura, intensa ma di durata breve.
  • Disturbo d'ansia da separazione. Si tratta di un disturbo comune tra i bambini molto piccoli, dagli 8 ai 24 mesi di età ma può persistere anche oltre a questo periodo. Si riferisce prettamente ai genitori ma con l'aumentare dell'età può riferirsi anche ad amici e compagni di scuola.
  • Disturbo d’ansia generalizzata (DAG). È una forma di preoccupazione e tensione costante per diverse attività o eventi.
  • Fobia sociale. Ovvero la paura di essere giudicati negativamente dagli altri.

Vuoi scoprire altre tipologie di ansia? Leggi l'articolo dedicato: Ansia: tipi, sintomi e gestione.

L'ansia è particolarmente presente nel periodo adolescenziale, il quale è ricco di cambiamenti. Prima di approfondire questo disturbo emotivo comune, scopri come regolare le emozioni in ogni fase della vita scaricando la nostra guida.

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Ansia in adolescenza

Come abbiamo anticipato, anche parlando di depressione, l'adolescenza è una fase di vita caratterizzata da forti cambiamenti nella vita di una persona e nel suo sviluppo emotivo, fisico e ormonale. In questo periodo aumenta la consapevolezza di sé e del mondo circostante, quindi i disturbi d'ansia non sono più dinamiche solamente interiori al soggetto ma iniziano a includere anche le dinamiche relazionali e interpersonali. 

La Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, (Sinpf), inoltre evidenzia come la crisi pandemica abbia avuto un ruolo cardine nella diffusione di questo disturbo emotivo comune: nel periodo post pandemico un adolescente su quattro ha avuto i sintomi clinici di depressione e uno su cinque segni di un disturbo d’ansia.

Ma quali sono i campanelli d'allarme dell'ansia in adolescenza? Tra i più comuni: la paura di affrontare verifiche, esami o situazioni sociali sfidanti, la ricerca costante di approvazione, l'isolamento sociale.

Il Poliambulatorio Zero-17 del Centro Sant’Ambrogio, aiuta i ragazzi nella gestione dei disturbi emotivi comuni. Se hai bisogno o conosci qualcuno che ha necessità, i nostri professionisti sono a disposizione.

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Così come per la depressione, superare l'ansia è possibile. Vediamo insieme come farlo. 

 Superare l'ansia, alcune strategie utili

Solitamente le persone che soffrono di ansia tendono a evitare le situazioni che possono causare questo disturbo emotivo comune. Non sempre però è possibile farlo, per questo ci sono alcune strategie utili per distrarre l'attenzione e cercare di superare un momento di ansia.

  • Respirazione profonda e consapevole. Inspirare lentamente dal naso, trattenendo il respiro per qualche secondo e poi espirare gradualmente dalla bocca. 
  • Esercizio fisico regolare. Camminare, correre o nuotare, sono tutte attività che possono calmare lo stato di ansia. L'attività fisica infatti rilascia endorfine, sostanze chimiche che migliorano l'umore.
  • Praticare tecniche di rilassamento. Visualizzazione guidata e yoga favoriscono la tranquillità mentale.
  • Aromaterapia. L'uso di oli essenziali di lavanda, melissa, camomilla e arancio amaro hanno proprietà neuro sedative e favoriscono la calma e il rilassamento.

Se vuoi approfondire anche altre soluzioni utili, leggi l'articolo dedicato: Curare l'ansia: rimedi efficaci per trovare sollievo.

Non va dimenticata anche l'importanza di un approccio terapeutico e professionale a questo disturbo emotivo comune. Tra i più validi si ha la terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive-Behaviour Therapy, CBT) la quale consiste in un approccio che identifica, al fine di affrontare, i pensieri distorti e i comportamenti disfunzionali. 

Test per ansia e depressione

Come abbiamo avuto modo di approfondire, ansia e depressione sono tra i disturbi emotivi comuni più tipici nella popolazione. Come capire se si soffre di uno di questi disturbi emotivi comuni? 

Di fatto esistono diversi test per capire il proprio grado di intensità di questi disturbi emotivi comuni, ma i due principali sono:

  • DASS-21 - Depression Anxiety Stress Scales - che si compone di 21 domande;
  • DASS-42 - Depression Anxiety Stress Scales - con si compone di ben 42 domande.

Questi testi sono stati ideati da Peter e Sydney Lovibond e consentono di misurare la presenza e l'intensità dei sintomi dei disturbi emotivi comuni. Vi sono poi anche altri test per valutare il singolo disturbo emotivo comune, come:

Questi test possono dare solo una prima valutazione dello stato dei disturbi emotivi della persona, ma è necessario il supporto di un professionista per riuscire ad avere un quadro completo della propria salute mentale. 

I nostri professionisti dell'Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli sono a tua disposizione per un consulto: non sottovalutare i sintomi e i segnali dei disturbi emotivi comuni. Rivolgiti a un esperto.

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